sabato 28 luglio 2007

Due tra le più antiche

Via Giambattista Verci.
Nella sistemazione urbanistica fra il Tre e il Quattrocento, la contrada di Campomarzo delimitata a monte dal "Fossato del Borgo" (l'attuale via Portici Lunghi ), a mattino dal "Borgo di Salione" e mezzogiorno dalle mura cittadine, viene solcata in direzione nord-sud da due vie parallele, denominate "rughe" e distinte in Ruga Superiore e Ruga Inferiore.
La Ruga Superiore dal Cinquecento a tutto l'Ottocento prese il nome di strada di Campofiore. La strada di Campofiore era diventata nel Cinquecento la via più aperta e accogliente della città, la via dei palazzi più eleganti e signorili, la via dei commercianti più in vista di Bassano, come i Bellavitis, i Novello, i Guadagnini, i Sale e i Ronzoni, ma anche la via delle feste di primavera e delle manifestazioni di allegrezza pubblica della cittadinanza. Di qui appunto il suo nome, anche per la vaga somiglianza con i "campi" dei sestieri veneziani.
In questa via veniva a fissare la sua residenza, verso la metà del Cinquecento, la famiglia milanese dei Verci, culla di notai, di prelati e casa natale del più illustre storico che Bassano ricordi, Gio Batta Verci (1739 - 1795).
Via Giusto Bellavitis.
Venne costruita verso la fine del Duecento fra la futura Piazza della Loggia o del Comune e la contrada di Campomarzo e venne chiamata Contrà del Borgo di Salione dal nome dell'abitazione di Salione di Galizia, uno dei personaggi più in vista della vita economica e sociale di Bassano fra il Due e il Trecento.
Il suo nome sopravviverà per secoli sino a che non muterà, a partire dal Settecento, in quello di Contrà dei Salvioni, nome derivante da un'importante famiglia. Sarà soltanto agli inizi del Novecento che alla Contrà verrà dato il nome di via Giusto Bellavitis (1803 - 1880) in onore dell'illustre matematico bassanese.

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